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venerdì 12 aprile 2013

Un viaggio tra i sapori del Brasile

Anche il Brasile ha risposto all’appello di Expo Milano 2015: sarà presente all’Esposizione Universale. Il tema di Expo 2015, 'Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita', pone al centro dell'attenzione internazionale la più rilevante questione del nostro tempo: come garantire adeguato e sicuro accesso alle risorse alimentari per una popolazione sempre più numerosa ed esigente. Oltre a essere uno dei paesi con la crescita maggiore in ogni settore produttivo è uno dei principali rappresentanti della cultura e della ricca tradizione agro-alimentare dell’America Latina. La sua ampia estensione territoriale fa sì che non si possa parlare di una “cucina brasiliana”, bensì di una serie di cucine regionali che, pur appoggiandosi su una base comune, hanno particolarità e caratteristiche diverse.
Numerose sono le influenze europee, dovute alla presenza del colonialismo portoghese, ma altrettanto importanti sono le usanze africane, portate dagli schiavi che nei secoli passati vennero deportati in Sudamerica, senza infine sottovalutare il contributo della cultura degli indios nativi. Si trattava, infatti, di un popolo molto socievole, per il quale il momento di ritrovarsi a tavola insieme era sempre un’occasione di festa, le porzioni sempre molto abbondanti, cosa a cui gli europei non sono in genere abituati e che, talvolta, può risultare eccessiva.
La feijoada è la ricetta brasiliana per antonomasia. Stiamo parlando di un piatto plebeo, nato grazie agli schiavi africani che lavoravano nelle piantagioni di canna da zucchero e caffè. I padroni cedevano loro solo ciò che rimaneva della carne che avevano consumato, per cui gli schiavi non potevano far altro che un mix di orecchie, zampe acqua e fagioli, all’interno di grossi pentoloni. Questo cibo, così povero ma non misero, sarebbe appunto diventato il risultato della famosissima ricetta della feijoada brasiliana, un piatto gustoso, succulento e molto diffuso in Brasile anche se con metodi di preparazione diversi da regione a regione. Non a caso gli schiavi, per poter affrontare le loro giornate di lavoro, avevano proprio bisogno di un piatto che fosse veloce, nutriente e facile da cucinare e soprattutto economico.
A rio de Janeiro, la feijoada è accompagnata dalla farofa (un tipo di farina di mais) e da una fredda caipirinha (un cocktail a base di cachaça, limetta, zucchero bianco e ghiaccio).
Naturalmente la moderna feijoada è un piatto molto diverso rispetto al passato ed anche più prelibato. E’ composto da diversi tipi di carne, pollo e verdure compresi. E’ considerato un pasto completo, nutriente, sostanzioso e se volete provare a prepararlo, non vi resta che seguire la nostra ricetta.

INGREDIENTI (6 persone)

50g guanciale a cubetti
200g spuntature di maiale (costolette)
100g coda suina salata
100g lingua bovina affumicata
100g salsicciaa fette
1 kg di fagioli neri
2 cipolle triturate
6 foglie di alloro
150g lombata di maiale affumicata o salata
200g di carne secca bovina (lagarto, coxão duro)
100g aglio
100g salame a fette
200g zampa di maiale salata
100g orecchio di maiale salato
2 arance con la buccia tagliate a metà

PROCEDIMENTO

Come primo passo bisogna pulire con accuratezza le parti di carne salata per togliere l’eccesso di peli, nervi e grassi, tenetelo a mollo per almeno 20 ore (E’ consigliabile quindi fare questo procedimento il giorno prima della preparazione della feijoada). Dopo averla pulita, bollite la carne salata per una ventina di minuti circa. E’ consigliabile utilizzare una pentola abbastanza grande e capiente, almeno questo è rimasto dalla ricetta del passato. L’acqua di bollitura ovviamente va gettata, perché contiene la gran parte dei grassi dei pezzi di carne bolliti. Potete quindi procedere cucinando la carne con i fagioli, l’alloro e le arance, nell’ordine: carne, zampa e orecchio. Trascorsi 30 minuti potete anche aggiungere le spuntature, la coda e la lingua. Dopo mezz’ora ancora aggiungete la salsiccia, la lombata, il salame e la pancetta, raccogliendo però con un cucchiaio il grasso che salirà a galla nel pentolone. Contemporaneamente mettete a friggere in olio caldo aglio e cipolla, che serviranno da condimento per la feijoada ed estraete dal pentolone le arance.
Controllate la cottura della carne dopo che saranno almeno passate due ore e, se pronta, allontanatela dalla pentola e aspettate che cuociano tutti gli altri ingredienti. Nel frattempo spezzettate la carne e rimettetela a cuocere a fuoco lento per un’altra decina di minuti, in maniera da amalgamare ulteriormente gli ingredienti e i sapori. Se vi va potete servire la feijoada con riso in bianco, verdura ripassata e farofa.
Come avete potuto vedere il procedimento di cottura e preparazione è molto lungo ma vi possiamo assolutamente garantire che, una volta che la ricetta sarà pronta, ne sarà veramente valsa la pena.

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