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mercoledì 29 maggio 2013

"El Celler de Can Roca" il miglior ristorante al mondo!!!

Lo staff di Nonnincuisine celebra in questo articolo quello che poche settimane fà è stato premiato come il miglior ristorante al mondo.

Iniziamo la conoscenza di quello che è la struttura, l'ubicazione e tutti i segreti che hanno reso "El Celler De Can Roca" il punto massimo dell' avanguardia culinaria.
Non bastava la bellezza del mare della Costa Brava, la "calamita" affascinante che è l'allegra e vicina, Barcellona, da sempre affollata dai turisti di mezzo mondo, né gli economici voli low-cost (con biglietti a partire da pochi euro) che raggiungono l’Aeroporto di Girona-Costa Brava. La Catalogna puntava ancora più in alto e c'è riuscita, grazie ad un successo familiare che sa "prendere per la gola".
Un ulteriore buon motivo per volare nel sud della Spagna si chiama El Celler de Can Roca (C/ de Can Sunyer, 48, Girona, tel. 0034.972.222157), appena nominato il miglior ristorante del mondo del 2013 nella lista The world’s 50 best restaurants, che si distingue dalle altre classifiche perché premia non solo servizio, materie prime e qualità dei piatti, ma soprattutto l’innovazione, la sperimentazione, la ricerca.


Il segreto del successo e il Freestyle Cooking
Aperto nel 1986, il miglior ristorante del mondo è gestito da tre fratelli, uno chef direttore, un pastry-chef e un sommelier, praticamente un mix di impegno, eccellenza e creatività, condito da ingredienti locali e ricerca continua, che convince gusti classici e amanti dello sperimentalismo.
Nati e cresciuti nella cucina di mamma e papà, anzi ancora prima dei nonni (sono la terza generazione di ristoratori della famiglia), i tre diventano una squadra e fondono i loro saperi: lo chef Joan diventa la "mente salata", Josep il sommelier è la "mente liquida" e il piccolo Jordi diventa la ciliegina sulla torta, ovvero la "mente dolce". I tre viaggiano in cerca di esperienza e collaborano con i migliori chef, del calibro di Ferran Adrià, Jacques Pic o Damian Allsop, guadagnando le ambite tre stelle Michelin.
Nel loro ristorante, dove la luce, la natura e i suoi elementi diventano una cosa sola con tavoli e sedute, i piatti vengono serviti come fosse un corteggiamento: sono bocconcini dove si stimola il gusto, amusebouche che risvegliano il palato con sapori ricercati o presentazioni scenografiche degne di un pittore contemporaneo. Celano ore di studi e lavoro per la cottura a puntino, la caramellatura degna della perfezione, il giusto bilanciamento di spezie o abbinamenti con i migliori vini delle cantine del globo.
Il risultato non è mai definitivo, perché la ricerca del gusto e delle possibilità è infinita, librea, dinamica. Anche per questo definiscono la loro cucina Freestyle. Lasciatevi corteggiare: vi mostriamo in esclusiva alcune delle meravigliose creazioni, i menu partono da 135 euro.










Halibut (un pesce tipico dei mari del Nord) grigliato con cinque salse – finocchio, bergamotto, arancia, pinoli e olive. La presentazione evoca i piatti di Massimo Bottura, dell’Osteria Francescana.








Cinque piccoli bocconi ispirati ad altrettanti Paesi del mondo: Finlandia, Giappone, Marocco, Perù e Messico.








Le opzioni offerte dal ”cestino” di pane appena sfornato sono molte, per tutti i palati e nulla è lasciato al caso.

Spero che abbiamo soddisfatto appieno la vostra fame di conoscenza....Buon viaggio verso questo fantastico luogo di culto culinario.....Nonnincuisine!!!

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